
Ultimo Aggiornamento 23 Dicembre 2022
Pro Loco Michele Caputo
Moschiano (Av)


Associazione Culturale e Sociale apolitica e non a fini di lucro
In questa pagina proponiamo senza un ordine particolare le storie di vita di Moschianesi vissuti in un tempo relativamente recente che con la loro dedizione ed il loro impegno sociale, artistico, culturale, ma non solo, possono essere additati ad esempio sopratutto alle nuove generazioni.
Questa non vuole essere una lista esaustiva e aggiungeremo volentieri altri nomi suggeritici.
Clicca su un nome per i dettagli biografici e una breve descrizione della vita e opere
Prof Carmine Pacia
![]() Prof.sa Anna L Palumbieri |
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![]() Prof. Pasquale Moschiano |
![]() Magistrato Michele Caputo |
![]() Padre giuseppe moschiano_jpg |
![]() Michele Buonaiuto |
Avv. Michele Caputo
Magistrato
Nato a Moschiano il 2 Dicembre 1909.
Figlio dell' Avv. Gaetano Caputo, Magistrato e Donna Olimpia Aschettino
Anch'egli uomo di legge e giurista fu una persona di sane convinzioni e di enorme fede e grande cultura.
Persona di carattere molto buono e disponibile non si barrico' dietro il suo stato sociale ma anzi cerco' sempre il rapporto con le persone piu' umili.
Famose e ricercate erano le sue serate passate al caffe sotto casa con i suoi compaesani, tra allegre discussioni, iniziative culturali, opere sociali.
Amante della poesia e dell'arte organizaava spesso maifestazioni culrurale conscio che la cultura era fondamentale per il progresso di Moschiano e del mondo.
Le sue idee e convinzioni andavano spesso controcorrente e non si allineavano con l'andazzo del tempo in cui visse al punto da attirare su di se' le ire dei familiari ed in particolare di suo zio , podesta del paese.
La sua vita vita fu un esempio di saggezza, coraggio, onesta e dedizione.
Mori' il 23 Agosto 1944
Prof Pasquale Moschiano
Letterato e scrittore
Nato a Moschiano il
Morto a Lauro il
Tra le sue opere ricordiamo:
Un episodio di Brigantaggio a Moschiano
Il Santuario della Madanno della Carita'
I sacri monti del Vallo di Lauro
Prof.sa Anna Laura Palumbieri
Letterata e scrittrice
Nata Moschiano il 7 Amrzo 1927
Morta a Moschiano il
Ha scritto racconti, poesie, commedie di cui è stata anche regista. Ha creato, con altri amici, la Compagnia Filodrammatica Caritas
Tra le sue opere ricordiamo:
Figlia mariterebbesi
Pulcinella fidanzato suo malgrado
![]() Retro porta chiesa (originale) |
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![]() Porta chiesa particolare 2 |
![]() porta chiesa Carità_jpg |
![]() Porta chiesa paticolare |
![]() Casa di Alberigo Dalia oggi negli USA |
Domenico ed Alberigo Dalia
Artigiani
Alberigo figlio di Domenico Nato a Moschiano nel 1883
Morto negli USA
Emigro' negli Stati Uniti all'eta' di 29 anni. Arrivo' a New York da Napoli con la nave Moltke il 12 Agosto 1912 per proseguire poi verso la citta' di Poughkeepsie ospite di suo cugino Antonio. Lascio' in Italia la moglie Assunta ed il figlio Domenico di anni 2. (Dagli archivi di Ellis Island Passenger ID 103550160025)
Il figlio anche lui di nome Domenico, forse dopo la morte della madre, emigro' anch'egli in America nel Gennaio 1932 all'eta' di 22 anni e pochi mesi con la nave Conte Grande e raggiunse il padre a Poughkeepsie (Dagli archivi di Ellis Island - Passenger ID 9011982390265).
Clicca qui per vedere come era riportata la famiglia di Alberigo nel censimento del 1940.
Prima di emigrare in America Alberigo scolpi' col padre Domenico la porta del Santuario della Madonna della Carita' (1909).
![]() Pulpito Capomoschiano |
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Gaspare Dalia
Artigiano
Nato a Moschiano 08/11/1909, mori’ a Napoli il 22/03/1992
Artigiano del legno aveva indubbie qualita’ artistiche. Ne diede prova quando a soli 20 anni realizzo’ un pulpito in legno per la chiesa dell’Incoronata a Moschiano da ammirare ancora oggi. Emigro’ in Venzuela nel 1952 lasciando a Moschiano la moglie Consiglia ed I figli, Pupetta, Giacomo, Titina e Carmelina, tornando di rado a Moschiano. In Venezuela mise su un laboratorio artigianale dove costrui’ anche piccoli capolavori ad intaglio che soprattutto i compaesani gli commissionavano e se ne meravigliavano per i risultati sorprendenti. Mantenne sempre stretti i legami con la famiglia rammaricandosi che non l'avesse mai raggiunto In Venezuela. Questo non accadde per diverse ragioni, non ultimo perche’ I suoi figli conseguissero un titolo di studio in Italia (cosa perfettamente riuscita) e sempre nella speranza che tornasse lui.
Torno’ a Moschiano nel 1978 colmando da allora parzialmente un vuoto esistenziale venutasi a creare in famiglia con la sua assenza per la mancanza del padre.
Gli anni trascorsi a partire dal ’78 insieme alla famiglia pero’ furono vissuti con intensità affettiva e sono stati i più felici di sempre.
Nel 1989 con Gaetano Russo, altro moschianese emigrato in Venezuela e ritornato a Moschiano scolpi’ la statua in legno della Madonna della Carita’ che si trova nella Chiesa del Corpo di Cristo a Moschiano.
Clicca qui per maggiori dettagli sulla Statua
Suor Angiola della Pace
Religiosa - Servo di Dio
Riassumiamo qui parzialmente quanto scritto dal prof. P. Moschiano nel suo “Il Santuario della Madonna della Carita’” a cui rimandiamo per una piu’ completa informazione. Il prof Moschiano racconta I fatti in base a quanto scritto dal Remondini nella sua “Della nolana ecclesia storia” 1757 – Stamperia Simoniana – Napoli in cui dedica ben 26 pagine a Suor Angiola.
“Nata a Moschiano il 25 Dicembre 1610 da Alfonso Pacia (o della Pace) ed Indorata Mazzocca, onesta gente del popolo, laboriosa, piuttosta modesta…. Fin da giovinetta dimostro’ molta carita’ verso I piu’ poveri a cui dava quanto poteva. Fu molto devota e pia, osservava il digiuno, esercitava penitenze, portava il cilicio, possedeva una statuina del Bambino avanti alla quale pregava … (Da piccola) si reco’ in un bosco poco lontano dal paese dove trovavasi una grotta (San Mischele? ndr) nella quale si ritiro’ a far vita penitente, … ma dietro consiglio di un vecchio eremita se ne torno’ a casa.
All’eta’ di 13 anni, nel 1623, entro’ nel monastero delle Benedettine di Lauro ma decise di uscirne e ritornare a Moschiano alla sua vita di penitenza e di carita’ verso il prossimo e gli ammalati abbandonati quando apprese che per il carnevale le suore volessero mascherarsi.
Di sicuro nel 1631 e’ a Napoli tra le terziarie Domenicane e per cinque anni abito’ in una casetta dietro la chiesa dei P.P. Domenicani alla Sanita’ e quando in seguito alla sua fama fu invitata da diverse famiglie a convivere con loro non esito’ ad accettare l’ospitalita’ offerta dalla moglie di Antonio Tango. Fu anche donna coraggiosa ed intraprendente si’ da osare accostare vari ministri ed il Vicere’ pur di aiutare suo fratello che rischiava la pena capitale. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in una casetta presso la chiesa di Santa Teresa dei P.P. Carmelitani dove mori’ a 52 anni il 21 Ottobre 1662.
I P.P. carmelitani ne fercero trasportare la salma nella loro chiesa e la seppellirono nella cappella del Crosifisso.
In questa chiesa purtroppo non c’e’ oggi traccia della tomba di Suor Angiola. Ma come accennato anni fa dal Priore dell’annesso convento allo stesso prof Moschiano in seguito ad un terremoto nell’anno 1688 la chiesa subi’ notevoli danni e fu in parte modificata rispetto alla struttura originaria. E’ probabile quindi che la tomba di Suor Angiola sia stata rimossa durante la ricostruzione. Moschiano le ha dedicate una strada dove si presume essa fosse nata. Il carissimo e compianto don Salvatore Feola qualche anno fa’ curo’ uno studio sull’opera del Remondini circa Suor Angiola e pubblico’ un opuscolo mentre il Dottor Andrea Santaniello di Quindici ne scrisse una biografia.
La citazione di Suor Angiola della pace nell'opera del Remondini puo' essere consultata qui (Della Nolana Ecclesiastica Storia Vol 3)
![]() Libretto esposizione su Suor Angiola |
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![]() Premessa librettto su Suor Angiola |
![]() Remondini - Suor Angiola |