Prima di tutto una precisazione/richiesta: gli eventi che raccontero’ sono frutto della mia memoria ed hanno un taglio fortemente personale. Forse non ho i fatti e le date corrette. Forse omettero’ dei nomi.  Di proposito evitero’ di citare episodi spiacevoli eccetto quando proprio necessario attenendomi a quello che “di buono” si fece o cerco’ di fare in quegli anni.

Apprezzero’ quelli che vorranno corregermi nel caso ci siano degli errori (di sicuro) nella mia ricostruzione. Inoltre se qualcuno ha delle foto o altra documentazione relative ai fatti che racconto vi prego di mettervi in contatto con me perche’ vorrei raccoglierli e preservarli.

Gli anni ’70 iniziarono sull’onda rivoluzionaria del ’68, e sulle conquiste del ’69. Entrambi gli eventi furono I propulsori di una rinnovata voglia di cambiare ed aprirsi a nuovi orizzonti. Anche a Moschiano qualcosa cominciava a muoversi.

Da poco alla Parrocchia di Capomoschiano, praticamente dopo anni di abbandono (il Parroco di allora se ricordo bene veniva solo la Domenica a dire una Messa e poi non lo si vedeva quasi mai) era venuto un nuovo Parroco: Don Peppino Manfredi. Fresco dalla Parrocchia del Carmine a Nola era pieno di entusiasmo. Quasi da subito capi’ che bisognava rimboccarsi le maniche ed agire. Sopratutto con i giovani. Con riunioni, feste ed altre iniziative mise assieme un gruppo giovanile molto unito ed attivo. Chi dei miei amici 60-70 enni non ricorda la rinnovata usanza del “tuocco” a fine anno da portargli prima del veglione di capodanno nel salone (Sacrestia) della Parrocchia a Capomoschiano?

Don Salvatore intanto dopo gli interventi al Santuario degli inizi anni 60 che erano costati tanta fatica (Link a galleria fotografica anni 60) capi’ che per rendere la devozione all Madonna della Carita’ piu’ alla portata di tutti e facilitarne non solo il culto ma anche le opere di manutenzione bisognava fare una strada carrabile che portasse al Santuario. Questo era sempre stato un antico sogno dei moschianesi. Infatti un abbozzo di strada che partiva dal Pistiello giu’ al rione Croce fu fatto agli inizi degli anni ’60 ma poi fu abbandonato forse per mancanza di fondi. Una strada avrebbe significato non solo non dover piu’ andare a piedi al Santuario o portare a mano o con gli asini il materiale per mantenerlo, ma sarebbe stata anche una benedizione per I contadini che avevano le loro proprieta’ su per il Cantaro, La Carita, La Serra e la Cerreta. Tutto sarebbe stato piu’ facile.Si parlava allora di estenderla addirittura fino a Monteforte.  Con l’aiuto delle autorita’ locali e sue conoscenze personali finalmente questo sogno si avvero’ e la strada, anche se tra tante discordie (sembrava di rivivere il romanzo di G. Verga “La roba”) e qualche episiodio funesto fu inaugurata nel 1970.

E poi c’era Suor Pia. Non so bene come sia giunta a Moschiano dal convento delle Suore della Carita’ di Lauro. Di sicuro un giorno ce la ritrovammo li (spesso insieme a Suor Laura) e tra la fine degli anni ’60 fino alla sua morte si e’ presa cura delle nostre Parrocchie ed ha guidato ed aiutato a crescere centinaia di bimbi. Sempre nell’ombra, con semplici strumenti e idee ma con tanta pazienza e tanto tanto amore. Sue sono le prime “Feste della mamma” (vedi foto 1969) e le varie celebrazioni in occasione degli anniversari delle ordinazioni dei parroci (di alcuni io conservo ancora I “discorsi” di auguri) o delle visite pastorali o in altre occasioni come l’Ordinazione Sacerdotale di Don Andrea Pesapane. Spesso alle feste c’erano dei saggi di ballo preparati da Maria Luisa Bossone di Lauro danzatrice di professione foto 1972. Cosi’ come per noi giovanotti , attorno a Suor Pia si andava formando un gruppo di ragazze molto abili ed affiatate (foto 1972).

In Piazza rivitalizzammo anche il gruppo di Azione Cattolica (vedi foto tessera del 1973) in tutte le sue sezioni: Ragazzi (ACR), Giovani e Adulti. Contavamo forse piu’ di 50 iscritti.

Nel Dicembre ’70 Battisti ci aveva dato quella poesia che e’ “Emozioni”

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